Martedì 15 Settembre 2009 | In questa edizione di Report24: CRONACA | Operazione Efesto.Traffico d'armi tra la Calabria e l'Emilia Tre arresti. Perquisizioni della polizia a Crotone, Catanzaro e nel nord Italia Un traffico d'armi tra la Calabria e l'Emilia Romagna è stato scoperto dagli agenti delle squadre mobili di Crotone e Catanzaro a conclusione di un'indagine coordinata dai magistrati della Direzione distrettuale antimafia del capoluogo calabrese. Dalle prime ore di questa mattina sono stati eseguiti alcuni provvedimenti cautelari emessi dal giudice distrettuale delle indagini preliminari Camillo Falvo. Tra le armi che facevano parte del traffico scoperto dagli inquirenti figura anche un revolver ritrovato sul luogo in cui nel marzo del 2008 venne ucciso il boss Luca Megna nella frazione Papanice di Crotone. La Polizia sta eseguendo numerose perquisizioni domiciliari a carico di soggetti residenti nelle province di Crotone, Catanzaro e del nord Italia. Tre persone accusate di detenzione, porto e compravendita illegale di armi da sparo. Sono finite in carcere: Carmelo Tancrè, 35 anni, di Isola Capo Rizzuto,; Vincenzo Chiaravalloti, 42, di Cutro, ma entrambi residenti a Reggio Emilia, e Giovanni Trapasso, 60 anni, di San Leonardo di Cutro. Secondo la ricostruzione dei magistrati lartefice principale del traffico di armi era Carmelo Tancrè che avrebbe acquistato a Reggio Emilia 9 fucili e 8 pistole cedendole, attraverso l'intermediazione di Vincenzo Chiaravalloti, alla famiglia Trapasso di Cutro, ritenuta tradizionale alleato della cosca Arena di Isola Capo Rizzuto. Tra le armi oggetto della compravendita anche un revolver calibro 357 magnum che Tancrè, secondo le sue stesse ammissioni, avrebbe ceduto ad un altro degli indagati, Giuseppe Mercurio, 38enne di Isola Capo Rizzuto e che venne rinvenuto dalla Polizia nel luogo dell'agguato mortale al boss di Papanice Luca Megna. Proprio da quell'agguato, nel quale è rimasta gravemente ferita anche la figlia di 4 anni di Megna, sono partite le indagini che hanno permesso di risalire a Carmelo Tancrè e di scoprire il suo ruolo nel traffico di armi. Le altre persone indagate dalla Dda di Catanzaro per il traffico d'armi tra la Calabria e l'Emilia e nei cui confronti sono state eseguite perquisizioni domiciliari sono Vincenzo Niutta, 41 anni, nato a Torino e residente a Botricello (CZ); Leonardo Trapasso, 40 anni, di San Leonardo di Cutro (Kr); Tommaso Trapasso, 31 anni, di San Leonardo di Cutro; Giuseppe Mercurio, 38 anni, di Isola di Capo Rizzuto; Antonio Astorino, 35 anni, di Isola di Capo Rizzuto, residente a Motta Visconti, in provincia di Pavia.